Contrassegno in espresso

Il servizio di assegno, anche detto contrassegno, costituiva la possibilità di spedire con il servizio postale la propria corrispondenza o altro materiale ed al contempo incassare dal destinatario accettante una cifra richiesta dal mittente all’atto della consegna.

La cifra veniva riscossa in contanti dal portalettere, che altrimenti non avrebbe operato la consegna dell’oggetto gravato da contrassegno, per poi venir trasmessa al mittente attraverso vaglia postale o accredito su conto corrente postale.

A questo servizio potevano essere soggette esclusivamente raccomandate (anche aperte) ed assicurate. Tuttavia vale la pena precisare che la richiesta di denaro in contrassegno era indipendente (quindi anche maggiore) dal valore dell’oggetto spedito.

In caso di smarrimento o di danneggiamento di quanto inviato in contrassegno le Poste erano responsabili fino alla consegna per un indennizzo pari a dieci volte il valore dell’affrancatura della sola raccomandazione, mentre dopo la consegna per la totalità della cifra riportata sull’oggetto.

Per l’invio contrassegno, quindi, era obbligatorio il servizio di raccomandazione e di assicurazione (per le quali era necessario recarsi presso uno sportello postale), era necessario che fosse segnalato in modo ben visibile l’importo chiesto sul frontespizio della busta corredato da specifiche etichette postali.

Dopo l’08.09.1943 e per tutta la Repubblica Sociale Italiana l’utilizzo di questo servizio fu piuttosto scarso: con riferimento al tema del blog gli utilizzi con servizi aggiunti sono da considerarsi rari.

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Carte manoscritte raccomandate in espresso con assegno
(2.95 lire)

(I periodo tariffario)

(collezione personale)

La Spezia 12.10.1943 – Genova 13.10.1944

I tariffario: porto carte manoscritte 60cent. + espresso 1.25lire + raccomandazione aperta 60cent. + servizio di contrassegno 50cent.

Facendo riferimento a quanto asserisce E. GABBINI il servizio di contrassegno sulla corrispondenza si riscontra più frequentemente sui manoscritti (cfr.: articolo “Carte manoscritte in espresso”) che su altre tipologie oggetti postali, ma è sostanzialmente raro in abbinamento al servizio di espresso: finora questo oggetto è fra pochissimi usi che mi sono noti in RSI.

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Lettera raccomandata in espresso con assegno
(3.50 lire)

(I periodo tariffario)

(collezione personale)

Bologna 27.12.1943 – Padova

I tariffario: porto lettera 50cent. + espresso 1.25lire + raccomandazione chiusa 1.25lire + servizio di contrassegno 50cent.

Il servizio di contrassegno si riscontra assai poco frequentemente sulla posta in tariffa lettere in espresso: la presente è finora la sola che mi è nota in RSI.

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Per eventuali segnalazioni: espressi1943-46@libero.it